I nativi americani risiedono ancora vicino al fiume Upward Sun, infatti.
Il nome “Upward Sun River” è una traduzione della lingua Athabascan, Xaasaa Na’, che viene ancora parlata dai nativi americani in Alaska. Fa anche parte della loro zona. Potter ha interagito con i nativi americani durante i suoi scavi. Questi ultimi sono in genere ferocemente protettivi nei confronti dei loro luoghi di sepoltura; tuttavia, hanno riconosciuto il valore del lavoro di Potter e si sono offerti di assisterlo.

I nativi americani, infatti, risiedono ancora nei pressi del fiume Upward Sun.
La prima scoperta: Un bambino di tre anni
Nel 2010, Potter e altri studiosi dell’Università dell’Alaska indagarono sul fiume Upward Sun. Trovarono i resti cremati di un bambino di tre anni. Con un’età di 11.500 anni, questa scoperta era estremamente rara. Purtroppo lo scheletro non era sufficientemente conservato per poterne estrarre il DNA. Gli scienziati non riuscirono nemmeno a determinarne il sesso.

La prima scoperta Un bambino di tre anni

